
Non sempre ho condiviso il Giorgio Bocca giornalista, soprattutto nell'ultimo periodo lo trovavo un po' invecchiato, inacidito e un po' qualunquista (d'altronde ha raggiunto i 91 anni continuando a scrivere settimanalmente il suo commento di "antitaliano" su L'Espresso).
Sicuramente, però, almeno tre suoi libri hanno segnato la mia formazione politica e culturale: "Partigiani della montagna. Vita delle divisioni Giustizia e Libertà del Cuneese", "Storia d'Italia nella guerra fascista" e "Storia dell'Italia partigiana".
Sono volumi che andrebbero resi di lettura obbligatoria, al pari di "Un anno sull'Altipiano" di Emilio Lussu, "La guerra dei poveri" di Nuto Revelli e "Storia di Tonle", "L'anno della vittoria", "Il sergente nella neve" e "Le stagioni di Giacomo" di Mario Rigoni Stern, perchè a mio parere contribuirebbero fortemente a chiarire com'è nata la nostra democrazia e perchè dovremmo farcene carico molto di più di quanto stiamo facendo.
Quindi : grazie Giorgio. Da partigiano nelle formazioni di G&L, poi giornalista e scrittore, per tutti questi anni ci hai lasciato una testimonianza di vita dedicata alla Giustizia e alla Libertà.
Sicuramente, però, almeno tre suoi libri hanno segnato la mia formazione politica e culturale: "Partigiani della montagna. Vita delle divisioni Giustizia e Libertà del Cuneese", "Storia d'Italia nella guerra fascista" e "Storia dell'Italia partigiana".
Sono volumi che andrebbero resi di lettura obbligatoria, al pari di "Un anno sull'Altipiano" di Emilio Lussu, "La guerra dei poveri" di Nuto Revelli e "Storia di Tonle", "L'anno della vittoria", "Il sergente nella neve" e "Le stagioni di Giacomo" di Mario Rigoni Stern, perchè a mio parere contribuirebbero fortemente a chiarire com'è nata la nostra democrazia e perchè dovremmo farcene carico molto di più di quanto stiamo facendo.
Quindi : grazie Giorgio. Da partigiano nelle formazioni di G&L, poi giornalista e scrittore, per tutti questi anni ci hai lasciato una testimonianza di vita dedicata alla Giustizia e alla Libertà.