domenica 26 novembre 2023

MotoGP 2023: un campionato difficile, una vittoria ancora più bella


Pecco Bagnaia è riuscito a confermarsi Campione del Mondo MotoGP. Cosa non scontata, soprattutto di fronte ad una concorrenza agguerrita e con Piloti che guidavano la sua stessa moto (in passato, spesso la moto migliore l'aveva solo l'asso del momento o al massimo un compagno di squadra, mentre oggi le Ducati ufficiali sono quattro, e le altre quattro Desmosedici 2022 non erano comunque molto diverse e meno performanti). Inoltre KTM e Aprilia non erano certamente molto distanti dalle Ducati, almeno non in tutti i circuiti.

Un campionato difficile. 

L'impressione è che l'incremento delle prestazioni e dell'importanza dell'aerodinamica (soprattutto delle Ducati) abbia decisamente messo in crisi Michelin. E anche andare a correre a fine novembre, con l'asfalto freddo, non ha certamente aiutato ad avere prestazioni omogenee o quantomeno prevedibili delle gomme.

Bagnaia ha rischiato la pelle per questo. E se io mi fossi trovato per terra con tutto il gruppo alle spalle e con un Binder passatomi sopra alla gamba, avrei lasciato perdere le corse e chiesto un posto in Amministrazione a Borgo Panigale :-(

Invece, nonostante qualche (giusto) tentennamento in partenza, ed una maggiore attenzione al comportamento delle gomme, Pecco è riuscito ad arginare un Martin davvero veloce (con la stessa Desmosedici ufficiale e seguita direttamente da Ducati Corse).

Bravissimo, quindi.

E bravissimi a Borgo Panigale. Quest'anno i mondiali Supersport (con la Panigale V2 e Bulega), SBK (con l'immenso Bautista), MotoGP (Bagnaia), ma anche British SBK e MotoAmerica, hanno avuto un solo colore. Il rosso Ducati.

Battere la concorrenza dei colossi giapponesi Honda, Yamaha, Kawasaki, ma anche tedeschi e austriaci (BMW e KTM) è qualcosa di fantastico per l'industria italiana.

E poi le Ducati sono anche le più belle :-)

domenica 8 ottobre 2023

Hamas e l'Iran devono pagarla

Non so chi fosse. Aveva una moto sportiva giapponese, una tuta in pelle ed un casco integrale. Poteva essere uno dei tanti che incontro sul Passo del Muraglione... invece era israeliano, ed in un giorno di festa se ne andava in giro con la sua moto (probabilmente, come il sottoscritto, non era religioso, perchè se no non sarebbe stato in giro in moto, ieri) ed ha incontrato sulla sua strada dei terroristi che gli hanno sparato con un Kalashnikov.

Non sapevano chi fosse, che mestiere facesse, se avesse figli, se fosse di sinistra e impegnato nel volontariato oppure un militare fuori servizio... semplicemente lo hanno ucciso.

I terroristi di Hamas hanno ucciso civili inermi, donne, vecchi, bambini. Automobilisti e motociclisti colpiti a caso.

Questa ragazza era Shani Nicole Louk. Nel fotogramma a sinistra stava ballando, spensierata, con migliaia di altri ragazzi e ragazze, prima dell'arrivo dei terroristi.
Migliaia di ragazze e ragazzi giovani, moderni, per niente bigotti o religiosi (in caso contrario non sarebbero stati ad una festa musicale in occasione di una festività ebraica). Sono proprio quello che gli integralisti islamici odiano di più, perchè rappresentano la libertà, il distacco con imposizioni e religioni. E allora li hanno mitragliati, bombardati senza pietà.
E poi il corpo di Shani Nicole Louk, denudato, è stato portato in parata per essere ulteriormente oltraggiato, tra imprecazioni, risate, sputi.
Questi sono i palestinesi che vorrebbero riconosciuto un loro Stato autonomo? O sono dei terroristi islamici da combattere senza pietà e fino all'ultimo uomo?
Ma se questi non sono palestinesi anelanti alla libertà e alla democrazia, perchè a Gaza si è festeggiato questo scempio, anzichè condannarlo?

Mi auguro che la risposta dello Stato di Israele sia feroce, perché quelle bestie di Hamas vanno sterminate, così come vanno colpiti duramente, Iran in testa, i loro fiancheggiatori e complici.

mercoledì 4 ottobre 2023

MM: UNA VERGOGNA SU UNA DESMOSEDICI

Ritengo da sempre Marc Marquez un grande pilota ma un pessimo sportivo.

Lo ha dimostrato con tutti, non solo con Rossi (del quale non sono mai stato tifoso, occorre chiarirlo). Ed ora lo ha dimostrato anche con la Casa che gli ha sempre concesso tutto, che gli ha costruito la moto a suo (unico) uso e consumo, e che non si è evoluta proprio a causa dei suoi infortuni.

Non appena la Honda è rimasta indietro, anzichè darsi da fare, percorrere chilometri, proporre modifiche e portare avanti lo sviluppo, eccolo passare (grazie ai tanti soldi ed ai propri munifici sponsor) su una Ducati.

Una Ducati vincente, quella di oggi, grazie ai sacrifici e alla fatica che per 15 anni si sono fatti i vari Preziosi, Dall'Igna, Dovizioso, Pirro & c.

Da appassionato ducatista, mi dispiace moltissimo che uno come MM possa guidare una Desmosedici il prossimo anno.

Mi auguro che il supporto tecnico di Borgo Panigale al Team Gresini si riduca allo stretto obbligatorio come da contratto.

Marquez non merita una Ducati, e noi ducatisti non ci meritiamo uno come MM.

giovedì 28 settembre 2023

Tre giorni di fine settembre per un saluto alle Alpi

Tre giorni lontani dal w-e (con un clima meraviglioso) a fine settembre per salutare le Alpi (in moto sarà difficile tornarci prima della prossima primavera... anche perchè le ferie 2023 le ho finite) 😉

E allora ecco delle strade davvero belle ...l'alta Valdobbiadene, il Cansiglio, il Vajont, Casso ed Erto... a Erto abbiamo cenato splendidamente al Gallo Cedrone, nel cuore della cittadina abbandonato per anni dopo il disastro del Vajont, e nella notte abbiamo ascoltato i bramiti dei cervi chiamarsi da ogni parte della vallata, fin sotto il paese (ma non per questo mi sono sentito in colpa per la meravigliosa tagliata di... cervo appena sbafata 😂)...

Sotto la diga del Vajont

e poi la Valcellina, Pala Barzana, Passo Rest, i tornanti ignoranti dello Zoncolan, la splendida e deserta Val Pesarina, il Passo Tre Croci, il Giau, i pochi alberghi e ristoranti aperti e pieni tra Caprile e Alleghe... 

La nebbia nasconde quel che resta del lago del Vajont, la frana, la diga... sulla destra Erto

Il lago di Barcis

Lo Zoncolan

La bellissima e selvaggia Val Pesarina

Il Passo Giau

E poi tutte le curve più belle di Forcelle Aurine, Passo Cereda,Passo Gobbera, Passo Brocon, la deviazione per Celado ed il suo Grifone di Vaia (altra opera di Martalar), la splendida discesa a Grigno (purtroppo la strada che sale a Barricata è ancora vietata), la salita ad Enego, il pranzo a Cornetta ed il passaggio dalla parte meno abitata e trafficata dell'altipiano: Stoccareddo, Puffele, Sasso, Bocchetta Granezza... e la discesa in pianura per prendere la triste autostrada del rientro.

Salendo al Passo Brocon

Il Grifone di Vaia

Dopo Bocchetta Granezza si scende in pianura

Migliaia di curve, frenate, accelerate... tutto facile con la miniMulti 👌

L'itinerario (tre giorni partenza e rientro da/a Ravenna):









giovedì 24 agosto 2023

Rinunciare ai pasticcini

In un resort di Golfo Aranci una ragazza in bikini, ricoperta di cioccolata, è stata esposta per mezz’ora sul tavolo del buffet dei dolci. Mi chiedo chi possa aver avuto una simile pensata.

In ogni caso la ragazza immagino sia stata pagata per il suo lavoro da modella, che ha accettato, quindi non mi pare abbia responsabilità particolari. Magari avrà pensato a "quanto sono scemi gli uomini che si eccitano così".

E' da uomo, invece, che provo vergogna per i miei simili.

E' ovvio che la bellezza femminile sia qualcosa che si apprezza. Come puoi non ammirare una bella ragazza? Ma il contesto è importante. Quando c'è un'esposizione così sguaiata e rozza, quando la bellezza stessa è svilita dall'arroganza e dalla stupidità ignorante, l'unica cosa da fare è girarsi dall'altra parte e andarsene. Per dignità, anche rinunciando ad un pasticcino.

mercoledì 23 agosto 2023

Il Drago di Vaia e l'ignoranza disumana

Un delinquente (forse un abitante della zona stanco dei troppi turisti?) ha dato fuoco al Drago di Vaia, l'opera realizzata da Marco Martalar a Magrè, sopra Lavarone.

Ero stato ad ammirare questa splendida scultura anno scorso, e mi piange il cuore a saperla distrutta. Sparita.
La scelta dell'artista, quella di realizzarla con il legno degli alberi caduti e spezzati da Vaia senza trattarlo, era quella che fosse il tempo a consumarla. Invece un uomo di poco cervello e infima coscienza ne ha accelerato i tempi, facendosi giudice e carnefice.

Spero che non ci sia un altro delinquente pronto a bruciare anche la Lupa del Lagorai, l'altra opera d'arte realizzata da Martalar, e che merita la visita (andateci, prima che sia troppo tardi, per mano dell'uomo o del tempo).
A Marcesina quest'anno Martalar ha realizzato l'Aquila di Vaia. Andrò presto a vedere anche lei, alla faccia del delinquente piromane e ignorante.

domenica 6 agosto 2023

Collinaccia e Monte Altaccio

Collinaccia e Monte Altaccio... percorso facile ma bello e panoramico, di solito troppo caldo in agosto, ma grazie all'aria rinfrescata di Circe, oggi si scarpinava benissimo 😉

Il sentiero parte nei pressi del Valico delle Forche, tra Galeata e San Zeno (c'è un cartello giallo che indica 'La Collinaccia' ed uno spazio per parcheggiare- E siccome, d'estate, di domenica non mi piace più di tanto girare in moto (troppo traffico, troppi automobilisti impediti e troppi esaltati) ecco una bella passeggiata in appennino. Per arrivare alla Collinaccia (c'è la strada forestale, ma volendo anche un sentiero più avventuroso) ci vuole poco più di un'ora, e con altri venti minuti si raggiunge il Monte Altaccio.

E un consiglio agli imbecilli faziosi che difendono questo governo di incapaci sull'emergenza maltempo in Romagna, dando colpa alla mancanza di casse di espansione e degrado del territorio: VENITE in Appennino, venite a vedere con i vostri occhi l'eccezionalità di quello che è successo a strade, sentieri, colline, boschi... e magari eviterete di scrivere cazzate...







Alcune foto dei danni del maltempo di maggio lungo il sentiero e la vecchia strada forestale...







lunedì 10 luglio 2023

Cinque giorni di relax sulle strade delle Alpi...

Cinque giorni di relax sulle strade delle Alpi... un itinerario spesso improvvisato e cambiato in base agli acquazzoni e alle nuvole cariche di pioggia. Un clima ed una temperatura più da maggio che da luglio, ma sui tornanti del Sellaronda un traffico che mi ci farà certamente ritornare solo fuori stagione... 

Il Grappa in mezzo alle nuvole e alle mucche che ti trovi improvvisamente in mezzo alla strada, la bellezza purtroppo bagnata delle curve del Col Falcon,  la fighetteria un po' pacchiana di San Martino di Castrozza, il ritmo sul Rolle, sul Valles e sul San Pellegrino, il lago di Carezza sfregiato da Vaia, il campanile di Curon, il gusto dell'Umbrail, la splendida accoglienza dell'albergo Genziana ed il silenzio ghiacciato della notte sullo Stelvio, il Foscagno, fare il pieno a Livigno, la Forcola, l'asfalto sFizzero, la bella strada e i brutti palazzoni dell'Aprica, la fatica del Crocedomini, salutare gli amici e tornare verso nord, la bellezza della Mendola, i vigneti di Caldaro e di Novale al Varco, i tornanti da straccio-patente del primo tratto del San Lugano, l'Obereggen, l'Altopiano di Pinei, la torta Foresta Nera del Rifugio al Passo Nigra, le chiacchiere con i Carabinieri costretti a romp... controllare i motociclisti prima dello splendido Passo Gardena, l'antico Hotel Pordoi di Arabba, con il suo mini museo e garage ed officina esclusivi per i motociclanti, il troppo traffico sui passi del Sellaronda e della Val di Fassa, il bellissimo Manghen nonostante Vaia, la meravigliosa strada di Valstagna e la sua chicca, ovvero l'Osteria di Piangrande, l'Altipiano di Asiago e il formaggio del Pennar nel bauletto... grazie ad una miniMulti confortevole, facile e sicura, e ad una moglie che mi sopporta ancora e che evita che io mi perda tra i monti 😁

Purtroppo sul Grappa il panorama non si vede...

La bellezza delle strade delle Alpi

Foto-ricordo sul lago di Resia

Serata allo Stelvio

La strada dello Stelvio, di mattina presto

Gli spazi del Crocedomini

Passo Crocedomini

La strada del Crocedomini non è proprio larghissima...

La vista, splendida, dal Passo della Mendola

Novale al Varco, tra il Lago di Caldaro ed Egna

La Torta Foresta Nera al Rifugio Nigra

Rifugio Nigra, le avvertenze :-)

Dolomiti!

Dolomiti!

L'Hotel Pordoi di Arabba

Lo splendido garage solo per motociclisti dell'Hotel Pordoi di Arabba

Passo Pordoi

Sulla diga del Fedaia, di fronte alla Regina delle Dolomiti, la Marmolada

Salendo al Passo Manghen

Passo Manghen

La strada Valstagna-Foza

L'Osteria Piangrande, al 17° tornante della Valstagna-Foza

L'Altipiano dei Sette Comuni

Ultimi acquisti al negozio dello storico Caseificio Pennar