domenica 2 giugno 2024

Ancora Montefeltro: dal Passo delle Pratole al Furlo e poi al Passo della Spugna

Sabato primo giugno, giornata bellissima anche se ancora, di prima mattina, l'arietta è pungente. Quando partiamo da Ravenna, sulle 8 e mezza, dovendo affrontare un po' di E45 a velocità un po' sostenuta, indossiamo persino le magliette termiche sotto il giubbotto traforato... ed è giugno...

Usciamo a Bivio Montegelli e ci immergiamo immediatamente nelle colline cesenati: tra l'altro il primo tratto della SP79 che porta a Santa Maria Riopetra è pure asfaltata di fresco... solo la prima parte, purtroppo. Dopo, rimane uno splendido tracciato sul crinale, ma con i suoi soliti avvallamenti e crepe...

Caffè al Barbotto

Dopo Montegelli e Romagnano arriviamo al Colle del Barbotto, e ci sgranchiamo un attimo per un caffè. La vista da lassù è spettacolare, spazia fino al mare, peccato le foto regalino il primo piano a degli arcaici e brutti fili della luce in primo piano 😕 

Cmq la strada, nonostante qualche avvallamento ben ammortizzato dalle Skyhook della Multistrada, rimane bella. Non per correre, ma per godersi il paesaggio, il verde, il poco traffico (i più pericolosi sono i ciclisti in discesa e in gruppo... e poi dicono di noi motociclisti!).


Perticara è un gioiellino, costruita lungo la sua parete rocciosa. Passiamo Novafeltria e andiamo in direzione Pennabilli, ma poi, alla rotonda poco dopo Santa Maria, facciamo una sorta di inversione in direzione Maciano. E' la SP97, ovvero la strada per Soanne, pochissimo trafficata, in mezzo al verde, che ci porta prima al Lago di Andreuccio poi, in mezzo a pratoni che ricalcano il Massif Central, al Passo delle Pratole. Vista splendida.


Passiamo nei pressi di Montecopiolo, Serra Nanni e a Genghe Cappuccini svoltiamo in direzone Frontino e poi Peglio... la Via Bocca Trabaria, che ci porta fino a Urbino, è davvero divertente. 

Ci dirigiamo per Canavaccio a Calmazzo, per imboccare da sud la Gola del Furlo, quest'anno carica d'acqua. Bella!


Usciamo dalla gola e ci fermiamo al Chiosco dell'Abbazia di San Vincenzo, dove fanno una Crescia (non piadina) davvero buona. Ci fermiamo ogni volta che siamo qui, perchè c'è un servizio ben organizzato e veloce, e poi all'ombra, sotto gli alberi del grande parco, si sta benissimo.

Ripartiamo in direzione Piobbico, poi Urbania. Strade belle, qui. Un po' noioso il passaggio da Sant'Angelo in Vado, e poi a Mercatello sul Metauro ci fermiamo per un caffè e fare due passi nel piccolo ma caratteristico centro. Siamo ormai vicini a Borgo Pace, da dove si imbocca la strada che porta al passo della Spugna. Prima l'asfalto è così così, poi è disastrato, poi dopo la foto sul passo (non c'è cartello, ma la vista sul massiccio di Carpegna è inconfondibile) inizia il tratto non asfaltato... poche centinaia di metri dopo, quando siamo pronti per impolverarci nei caratteristici tornanti sterrati e... cazzo, l'hanno asfaltato!!! Un manto nero, perfetto, con tanto di linee laterali bianche, rende troppo facile e perfettino uno dei pochi tratti rimasti di avventura. Peccato 😟

Passo della Spugna


L'ultima volta che siamo passati, qui era sterrato e polveroso...

Raggiungiamo così in men che non si dica Sestino, dove svoltiamo per il Passo della Petrella che ci porta a Miratoro e poi nei pressi del Passo della Cantoniera.

Passo della Petrella

Miratorio

Facciamo una deviazione fino al centro di Carpegna, dove alla Macelleria del Corso compriamo un po' di prosciutto (Carpegna è famosa per i suoi prosciutti) e di formaggi locali, poi si fa ora di fare rotta verso Ravenna. E la strada è ancora lunga e curvosa 👍

Passiamo dal Passo della Cantoniera, scendiamo in picchiata fino a Pennabilli, poi ecco a Sant'Agata Feltria e, dopo una bella stradella in mezzo in mezzo al verde, Sarsina.

Evitiamo di prendere la E45, vogliamo goderci tutte le curve possibili, e tutte le ore di questo sabato pomeriggio. Ci fermiamo in piazza a Mercato Saraceno per uno Spritz... e poi è ora di far rotta davvero verso casa.

Oltre 350 chilometri, tantissime curve, strade spesso non perfettamente lisce... in questo la Multistrada V2S si conferma una moto estremamente facile, confortevole, per nulla stancante. E sicura in ogni frangente.






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