giovedì 27 novembre 2008

Omicidio volontario ai pirati della strada

Ieri a mio parere è stata scritta una pagina importante.
Stefano Lucidi, che il 22 maggio scorso, uccise saltando un semaforo rosso (e poi fuggendo) due ragazzi che viaggiavano a bordo di uno scooter, è stato condannato a 10 anni per omicidio volontario.
Sono pochi 10 anni per due omicidi, ma è la prima volta in Italia che ad un pirata della strada viene applicata una condanna di omicidio volontario (che significa: saltare deliberatamente un rosso, una precedenza, mettersi alla guida sapendo di essere ubriachi o drogati, non è come provocare per sbaglio o distrazione un incidente, ma è invece accettare consapevolmente il rischio di uccidere).
Spero che questa sentenza sia la prima di una serie.
E che questa consapevolezza sia recepita da chi (ne vediamo troppi), si mette per strada infischiandosene degli altri, mettendo sul conto (per stupidità, ignoranza) la possibilità di far loro male, ferire, menomare, uccidere.
"E' una sentenza giusta che dedichiamo a tutti quei ragazzi che hanno perso la vita e non hanno avuto giustizia. Che questa sentenza costituisca un monito severissimo per tutti quei giovani che hanno perso il senso della loro vita e il rispetto profondo della vita altrui" ha commentato l'avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, difensore di parte civile e legale delle famiglie dei due ragazzi.
Non renderà certamente la vita alle vittime della strada, ma chissà che non cominci a fare deterrenza. E che resista e si rafforzi ad un eventuale giudizio di appello.

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